Il Magazine di Discovery Mestre
Una mestre antica da raccontare
Il Castelnuovo di Mestre ha subito innumerevoli attacchi nell’arco della sua storia in quanto posto su un punto strategico per definire i confini dei territori delle signorie medioevali. Scaligeri, Carraresi, veneziani e trevisani puntarono per almeno due secoli a far capitolare il castello di Mestre, vedendo nel XIV secolo un susseguirsi di cambiamento di domini sul territorio locale. Due furono, però, gli attacchi che ne segnarono le sorti e portarono a grandi devastazioni.
Nascita di una piazza: il Liberty a Mestre
Piazza Maggiore era da poco stata intitolata al defunto Re Umberto I e occupava più o meno lo stesso spazio di oggi, ma la sua urbanizzazione era assai diversa rispetto ad oggi, risentendo della presenza delle carrozze e dei corrieri e del suo uso a mercato cittadino ospitava in alcune aree di bar e osterie, ma non era certo una piazza degna di una città. Nell’ottocento la proprietà dei palazzi era passata di mano dai nobili e i patrizi veneziani alla nuova borghesia commerciale e industriale.
Mestre nell’ottocento: gli scritti del Manocchi
La figura di Giobatta Manocchi è centrale per chi vuole studiare la storia di questa città in quanto fu il primo a documentare, con i limiti di chi non era uno storico, la condizione in cui si trovava Mestre sotto il dominio francese ed austriaco dopo la caduta della Serenissima, 12 maggio 1797.
L’arte Salvata all’M9 di Mestre
Mestre grazie all’M9 diventa protagonista di una mostra incredibile in collaborazione con il MuMa, Museo d’arte moderna André Malraux, di Le Havre. e con un messaggio di fondo da dare alla città: si può (ri)costruire una città distrutta dalla guerra partendo da un museo.
Ed è partendo dai bombardamenti che videro Le Havre distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale che rasero al suolo la città ma risparmiarono incredibilmente le sue opere d’arte che inizia il racconto che vede protagonista questa mostra. Le Havre dopo la guerra fu ricostruita attorno al bene più prezioso che le era rimasto, cioè il Museo e l’arte e da questa la città si sviluppò.
In questa mostra, quindi, dobbiamo ammirare i quadri ma soprattutto pensare a un’idea di città che ha al suo centro l’arte e la bellezza che ne porta.
M9 Museo del Novecento (nstagram r.callagaro)
Nascita di una piazza: il Liberty a Mestre
Piazza Maggiore era da poco stata intitolata al defunto Re Umberto I e occupava più o meno lo stesso spazio di oggi, ma la sua urbanizzazione era assai diversa rispetto ad oggi, risentendo della presenza delle carrozze e dei corrieri e del suo uso a mercato cittadino ospitava in alcune aree di bar e osterie, ma non era certo una piazza degna di una città. Nell’ottocento la proprietà dei palazzi era passata di mano dai nobili e i patrizi veneziani alla nuova borghesia commerciale e industriale.

I protagonisti della nostra storia
Fra i protagonisti dello sviluppo di Mestre durante il periodo comunale Cesare Cecchini fu un benefattore oltre a un grande imprenditore


