Villa Zajotti – Revedin — Discovery Mestre

Villa Zajotti – Revedin

Una dimora storica dal XVII secolo a Carpenedo

Storia

Villa Zajotti – Revedin è una dimora storica situata in via San Donà a Carpenedo, le cui origini risalgono al XVII secolo. Secondo i documenti conservati nell’Archivio di Stato, all’epoca la villa apparteneva ad Andrea Resio di Sant’Angelo a Venezia ed era descritta come una “casa di coppi con giardino e un brolo di campi”, concessa in gestione al gastaldo Zurò.

Nel 1748 la proprietà passò per eredità a due donne: Diana Capello, moglie di Paolo Resio, che ne possedeva otto decimi, e la contessa Chiara Garzadori, proprietaria dei restanti due decimi, secondo l’interpretazione dei documenti. In quell’anno la villa era affittata a Angelo Savioli per 60 ducati.

L’anno seguente, nel 1749, la contessa Chiara Garzadori vendette la villa ad Angelo Revedin per 1.200 ducati. La villa viene menzionata nel catasto napoleonico del 1808, intestata ai fratelli Antonio, Francesco e Marco, e descritta come “casa con corte ad uso del fattore, pascolo, giardino e casa ad uso di villeggiatura”.

Nel 1905, la famiglia Zajotti acquistò la villa Revedin a Carpenedo, un tempo utilizzata come casino di caccia, trasformandola in una residenza di campagna.

Architettura

Nel 1750, un anno dopo l’acquisto, Angelo Revedin fece erigere l’oratorio dedicato alla Santissima Maria Evangelista e a Jacopo Apostolo, realizzando al suo interno una cappella dotata di pala d’altare. Probabilmente sempre lui fece alzare di un piano l’edificio, e gli interni furono impreziositi con eleganti caminetti, marmi policromi e affreschi realizzati da Andrea Urbani, lo stesso artista che aveva decorato Villa Erizzo.

Il parco della villa conserva stalle e un piccolo Teatro di Verzura, tipico dei giardini all’italiana del XVIII secolo, destinato ad accogliere rappresentazioni teatrali all’aperto e momenti di intrattenimento culturale.

La villa fu oggetto di restauri nel 1866 e successivamente nel 1905, probabilmente a cura della famiglia Zajotti, che ne divenne infine proprietaria. Grazie a questi interventi architettonici e decorativi, Villa Zajotti – Revedin giunse ai nostri giorni come una delle testimonianze più eleganti della tradizione residenziale veneta tra XVII e XIX secolo.

Storia della Famiglia Zajotti

Le origini della famiglia Zajotti sono veneziane, ma la loro genealogia si intreccia strettamente con la storia culturale e civile dell’Ottocento italiano. Tra i membri più noti si distingue Paride Zajotti (1793–1843), magistrato e letterato, figura controversa ma di grande rilievo nel mondo politico e intellettuale veneto. Egli servì come giudice durante il periodo asburgico, fu autore di scritti critici e memoriali e, secondo la tradizione familiare, intrattenne corrispondenza con Alessandro Manzoni. Un suo discendente, Paridino Zajotti, partecipò ai moti patriottici del 1848-1849 e difese Venezia durante l’assedio austriaco.

Nel 1893, la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio di Carpenedo cedette un’area alla famiglia Zajotti, che nel 1896 la trasferì alla Società Veneta di Sport, guidata da tre maggiorenti mestrini. L’area fu recintata e protetta dalla caccia e dalla pesca. Poiché la destinazione calcistica ancora non esisteva, l’area fu inquadrata come ippodromo, consentendo l’ingresso alle donne e l’applicazione di un biglietto con tassazione fissa, permettendo così lo svolgimento di varie manifestazioni sportive.

Com’è oggi

Oggi la villa viene chiamata "Villa Zajotti Saccomani", ed è ancora abitata, mantenendo la sua vocazione culturale. Dal 2022 ospita la rassegna “I Concerti in Villa”, promossa dal Comune di Venezia e dal Conservatorio Benedetto Marcello, che riporta la musica negli ambienti originari della casa. Rimasta pressoché intatta nel suo impianto, è uno dei rarissimi esempi di villa borghese mestrina del primo Novecento con parco storico, arredi e proporzioni originali.

Galleria Immagini

Bibliografia

  • Archivio di Stato di Venezia, Fondi Notarili e Catasto Napoleonico, documenti relativi alla Villa Revedin – Carpenedo, XVII–XIX secolo.
  • Comune di Venezia – Assessorato alla Cultura, I Concerti in Villa: rassegna musicale 2022, catalogo ufficiale, Venezia, 2022.
  • A. Martini, Ville Venete: Architettura e Storia, Electa, Milano, 2003.
  • Elena Bassi, Ville della provincia di Venezia, Ed. Rusconi, 1987.

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