Molino Ca’ Bianca (Trivignano)
Un’antica testimonianza molitoria sul fiume Marzenego
Storia
Il mulino Ca’ Bianca ha origini molto antiche: sembra che esistesse già nel 1085, quando era proprietà delle monache di Sant’Eufemia a Venezia. Nel 1568 l’edificio fu potenziato, ma divenne demaniale in seguito alle soppressioni napoleoniche del 1806.
Nei secoli successivi il mulino passò da struttura molitoria a cartiera e poi subì periodi di abbandono, conservando però la sua memoria storica e produttiva nel territorio mestrino.
Architettura
L’edificio si sviluppa su due piani, con tetto a due falde e facciata in laterizio. Sul lato sud si conserva un piccolo bacino, in cui venivano convogliate le acque per far funzionare la ruota del mulino. Una pietra d’Istria con la data 1564 ricorda la sopraelevazione del fabbricato.
La struttura, semplice ma funzionale, rappresenta un tipico esempio di architettura molitoria veneziana.
Oggi
Attualmente il mulino Ca’ Bianca è in stato di abbandono, ma rimane una preziosa testimonianza del sistema produttivo tradizionale della zona. L’edificio racconta la storia delle comunità agricole e dei mugnai che lo hanno utilizzato per secoli, conservando il legame tra le acque del Marzenego e l’economia locale.
Galleria Immagini
Il Prezioso lavoro di Vittorio Resto
Vittorio Resto nel suo sito Restovenezia ha mappato ben 43 molini siti sui fiumi Marzenego, Dese e Zero avvalendosi dei testi realizzati da Carlo Cappellari. Nel nostro sito potete trovare un video di presentazione del suo importantissimo lavoro: I 43 mulini eretti lungo i fiumi Zero, Dese e Marzenego. Qui trovate la pagina del sito di Vittorio Resto dedicata ai Molini: Restovenezia.