Il Parco <a href="https://www.discoverymestre.com/levoluzione-di-san-giuliano-1300-1930/">San Giuliano</a> — Discovery Mestre

Il Parco San Giuliano

Da area paludosa a polmone verde di Mestre

San Giuliano prima del parco

L’area su cui è stato realizzato il Parco di San Giuliano era fino a pochi decenni fa un’area paludosa simile a quella che si incontra percorrendo la ciclovia che collega il parco a Campalto. In una mappa che riproduce l’assedio austriaco dell’agosto 1849 il Forte Manin appare molto vicino alla laguna e così anche il Canale dell’Osellino.

Con l’avvento di Porto Marghera questa zona paludosa, così come la zona su cui poi venne realizzato il Villaggio San Marco, e non solo, vennero bonificate grazie all’utilizzo improprio di materiale di scarto delle lavorazioni che avvenivano nelle industrie attigue, sia siderurgiche che chimiche, dando forma a un enorme territorio che non aveva uno scopo e che era potenzialmente pericoloso.

Storia, breve, del Parco di San Giuliano

Nel 1990 è stato indetto un concorso internazionale (“Un parco per San Giuliano”), da parte del Comune di Venezia, con lo scopo di riconvertire l’area e trasformarla in un polmone verde per la città. Sarà la società “Comunitas Inc.” a vincere il concorso l’anno successivo e all’architetto Antonio Di Mambro verrà dato incarico per la stesura del Piano Guida del Parco San Giuliano.

Il Piano Guida venne approvato dal Comune il 19 gennaio 1996, e prevedeva uno sviluppo complessivo di 700 ettari che possono essere così suddivisi:

  • 475 ettari di terreno
  • 225 ettari di canali, barena e laguna

In relazione alla vastità dell’intervento e alla disponibilità delle risorse economiche, i lavori di realizzazione (interrotti tra il 1999 e il 2000 per motivi giudiziari) hanno portato al completamento dei primi due lotti (A2 e B1) per un’estensione complessiva di 74 ettari.

Il Parco è stato presentato alla cittadinanza il 7 novembre 2003 dall’allora presidente della Commissione europea Romano Prodi e dall’ex sindaco Paolo Costa. La definitiva apertura è avvenuta l’8 maggio 2004.

Dopo l’approvazione da parte del Ministero dell’Ambiente, nell’ottobre 2011, sono iniziati i lavori di bonifica nell’area di Punta San Giuliano, ove sono attive alcune società sportive; secondo il Piano Guida dell’architetto Di Mambro la zona dovrebbe ospitare un rinnovato polo nautico (sebbene per tale progetto non ci sono ancora le risorse economiche necessarie). I lavori, suddivisi in cinque lotti, termineranno per maggio 2013.

Nel 2021, in seguito all’accordo tra il Comune di Venezia e il Provveditorato Interregionale per le Opere pubbliche (ex Magistrato alle Acque) per la bonifica dei rifiuti speciali (fosfogessi) della barena di Passo Campalto, viene annunciato l’ampliamento del parco di altri 27 ettari.

All’interno del parco si può trovare un laghetto artificiale frequentato da molti uccelli e una fauna tipica lagunare: un ottimo luogo in cui ammirare la biodiversità veneziana. Anche il Forte Manin si può dire che faccia parte dell’area del Parco, ma non lo si può visitare.

È collegato al quartiere Villaggio San Marco da un ponte strallato ciclo-pedonale (ponte Europa) che permette di superare la SS 14: lungo 140 metri e alto circa 7 dal piano stradale presenta un pennone centrale di 40 metri.

Un luogo che accoglie molti animali

Il Parco di San Giuliano, esteso ad oggi per 74 ettari, offre aree verdi, spazi ricreativi di ristoro in aree attrezzate, una pista di pattinaggio e un campo sportivo, oltre ad una rete di percorsi pedonali e ciclabili inseriti nel sistema del verde.

Va detto che già nella dimensione attuale il Parco di San Giuliano è uno dei parchi più vasti d’Italia e se verrà completato l’intero progetto diverrà fra i più grandi parchi cittadini del mondo.

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Bibliografia

  • Parte di quanto scritto proviene da Wikipedia

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