Molino Ronchin (Zelarino)
Testimonianza medievale del sistema molitorio sul fiume Marzenego
Storia
Il Mulino Ronchin di Mestre è una delle testimonianze più significative del sistema molitorio che un tempo animava le rive dei fiumi veneziani. Situato in via Molino Ronchin, nella zona di Zelarino, il mulino ha una storia che affonda le radici nel Medioevo, quando l’acqua del fiume era la forza motrice principale di queste strutture.
Le prime notizie documentate sul mulino risalgono al 1176, quando era di proprietà di Otolino da Mestre. Nel 1373 passò ai Marcheselli da Rimini, e nei secoli successivi fu gestito da diverse famiglie locali di mugnai e piccoli proprietari agricoli. Storicamente era conosciuto come mulino “Garofolo”, condotto dal mugnaio Da Lio Giovanni, e lavorava solo ad acqua, con una produzione di frumento e granoturco regolata dalle stagioni e dalle piene del fiume.
Nel XIX secolo entrò nella disponibilità della famiglia Ronchin, da cui prese il nome attuale. Nel 1966 il mulino cessò l’attività molitoria e il laghetto ai suoi piedi divenne luogo di ritrovo e di balneazione. Oggi l’edificio è adattato a uso residenziale o artigianale, pur conservando gran parte dell’impianto originale.
Architettura e Impianto
Il Mulino Ronchin conserva le caratteristiche tipiche dei molini veneti: corpo principale in mattoni a due piani, copertura a doppia falda e annessi rustici destinati a deposito e stalla. All’interno sono ancora visibili tracce della ruota idraulica e delle canalizzazioni originarie, testimonianza dell’ingegnosità del sistema di derivazione delle acque.
Funzionamento e Produzione Storica
Tutti i mulini della zona disponevano di due palmenti e lavoravano solo durante i periodi di acqua sufficiente, soffrendo delle secche o delle piene del fiume. Il pagamento del lavoro era riscosso sia in denaro sia in natura. Documenti storici indicano che il mulino Garofolo (oggi Ronchin) macinava circa 1.286 quintali di frumento e 11.845 quintali di granoturco, pagando tasse sul macinato pari a 2.300 lire annue.
Conservazione e Valorizzazione
Oggi, il Mulino Ronchin è considerato un bene di memoria rurale e protoindustriale, testimone dell’evoluzione economica e ambientale del territorio tra i fiumi Dese e il Marzenego. La sua conservazione è fondamentale per comprendere le trasformazioni del paesaggio e delle attività produttive locali nel corso dei secoli.
Il Prezioso lavoro di Vittorio Resto
Vittorio Resto nel suo sito Restovenezia ha mappato ben 43 molini siti sui fiumi Marzenego, Dese e Zero avvalendosi dei testi realizzati da Carlo Cappellari. Nel nostro sito potete trovare un video di presentazione del suo importantissimo lavoro: I 43 mulini eretti lungo i fiumi Zero, Dese e Marzenego. Qui trovate la pagina del sito di Vittorio Resto dedicata ai Molini: Restovenezia.
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