Villa Carlesso e il Castel Cigotto — Discovery Mestre

Villa Carlesso e il Castel Cigotto

Storie intrecciate tra castelletto e dimora nobiliare

Storia

Sono molte le storie che si intrecciano attorno all’area su cui oggi sorge Villa Carlesso, cominciamo da quanto riportato dal Fapanni che fa risalire l’occupazione dell’area a un castelletto: “Nel Colmello di San Giuliano eravi un castelletto, del quale è ignotta l’origine e la distruzione. Lo ricorda il Verci,…” scrive il Fapanni e continua “riportando un documento col quale il Doge di Venezia Pietro Gradenigo, assegna a Filippa, moglie di Bertucci Dolfin, e figlia di Richelda, metà del Castellaro di Castel Cigotto e in un decreto sopra i dazi dell’anno 1315… si legge ‘Regola di Castel Cigotto’ e gli assegna nove fochi, cioè 220 campi”. A questo “Castello” è dedicata una strada ovvero “Via Castelcigoto” che confina con Ca’ Sagredo.

Continuando con la lettura del nostro si apprende che per un certo periodo sorgeva un ospizio per i pellegrini sorto dopo la visita a Venezia del Papa Alessandro VII diretto in Terra Santa nel 1656 sito molto vicino alla chiesa di San Giuliano. L’ospizio cessò ogni attività nel corso del Seicento, quando era giuspatronato dei Sagredo, proprietari anche della vicina villa Sagredo. Pare probabile che l’edificio religioso venne convertito in “casa domenicale” e poi ceduto a terzi. Da tale Casa domenicale nacque, appunto, poi Villa Carlesso.

Nel 1720 l’edificio è di proprietà della nobile famiglia Pasta che qui possiede un “casino fabbricato da gran tempo sopra una porzione del palazzo sgretolato e cadente in vetustà…” e il Fapanni dà conto di una grossa muraglia che affiorarono da degli scavi avvenuti nel giardino della villa.

Nel 1811 le terre su cui sorgevano queste proprietà vennero acquistate da Giambattista Raini che fece erigere un oratorio e pare si debba a lui la realizzazione dell’attuale Villa. Nel 1817 il Raini cedette parte delle sue terre ed edifici per permettere la realizzazione di una deviazione del Terraglio.

Nella seconda metà dell’Ottocento pervenne ai Della Mora che costruirono l’annesso orientale isolato. In tempi più recenti fu dei Pozzobon, dai quali passò agli attuali proprietari, i Carlesso.

L'edificio

La casa padronale è un volume compatto a pianta rettangolare e sviluppato su tre livelli. Tutte e quattro le facciate si caratterizzano per la forometria regolare. Il fronte principale è quello rivolto a sud ed è identico a quello retrostante; esso può essere diviso verticalmente in cinque assi su cui si dispongono le aperture, e orizzontalmente in tre registri sottolineati dalle pitture delle pareti, consistenti in fasce colorate con motivo a festoni che si sviluppano lungo tutto il perimetro dell’edificio.

La principale peculiarità della villa sono in effetti le decorazioni pittoriche che ricoprono l’intera superficie delle pareti. Alle già citate fasce colorate si aggiunge uno sfondo a righe ocra chiare e scure e, tra le aperture, delle decorazioni rosse a motivi floreali. Le finestre sono profilate con intonaco rosso e sono sovrastate da due festoni obliqui che, al piano terra con l’esclusione del portale, formano un timpano triangolare, e, per il resto, una lunetta semicircolare.

Le aperture sono tutte architravate. Il piano terra e il primo piano presentano finestre rettangolari, fatto salvo l’asse centrale dove si trovano il portale d’ingresso e, sopra, una porta finestra aperta su un balconcino con ringhiera in ferro. Sul sottotetto si trovano solo finestre quadrate.

Conclude l’edificio una cornice in pietra modanata. Connesso alla casa padronale è un piccolo annesso con portico ad arco al piano terra e finestre architravate al primo piano.

Galleria Immagini

Bibliografia

  • Tiziano Zanato, Mario Facchinetto, I Colmelli di San Zulian e San Nicolò. Cenni storici su Marocco e La Favorita, Silea, Comune di Venezia, 1985, pp. 91-92
  • Il Terraglio ossia la Strada da Mestre a Treviso. La Strada da Mestre a Mirano (Centro Studi Storici di Mestre a cura di I. Stocchero, foto di Paolo Borgonovi, ricerche di Roberto Stevanato)
  • Villa Carlesso (PDF), IRVV.
  • Wikipedia
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