Villa Pozzi (Gazzera) — Discovery Mestre

Villa Pozzi (Gazzera)

Storia

Nel cuore della Gazzera, un tranquillo quartiere alla periferia nord-occidentale di Mestre, sorge Villa Pozzi, un’elegante dimora ottocentesca situata in Via Gazzera Alta 46, non lontano dalla linea ferroviaria in direzione Treviso-Udine (Irvv 00001942, Ctr 127 se, dati catastali: f. 12, sez. m, m. 117). La sua storia affonda le radici nella seconda metà del XIX secolo, con un’iscrizione del 1884 che ne segna la costruzione. È possibile, tuttavia, che un nucleo più antico preesistesse, poiché una mappa catastale del 1781, redatta da Tommaso Scalfarotto, documenta un “casino” nello stesso luogo, proprietà del monastero di San Giovanni della Giudecca.

La committenza originaria rimane sconosciuta, ma il nome “Pozzi” emerge nei cataloghi del Novecento, legando la villa a una famiglia che la abitò almeno fino alla prima metà del secolo scorso (Mestre Bella). Nel 1955, per volontà testamentaria, la dimora passò alla Parrocchia di Gazzera e successivamente al dottor Renato Lazzari. Attualmente, il complesso è di proprietà del Comune di Venezia.

Architettura

Villa Pozzi si presenta come un gioiello architettonico immerso in un parco-giardino non molto esteso, cintato da una cancellata in ferro con due ingressi a sud, accessibile da Via Gazzera Alta tramite uno stretto viale pedonale tra due proprietà private. La compatta volumetria dell’edificio padronale, a pianta rettangolare, si sviluppa su due piani più un piano sottotetto, con un modesto annesso. La facciata principale, esposta a sud, è articolata in tre registri orizzontali, con un asse verticale centrale su cui si aprono un portale d’ingresso al piano terra e una porta finestra al primo piano, entrambi architravati e profilati in pietra, con cornici modanate aggettanti. La cornice del portale è attualmente nascosta da una tettoia pensile in ferro battuto.

Sia sul primo che sul secondo registro si aprono finestre architravate, tre per lato attorno alle aperture centrali. Il terzo registro, corrispondente al sottotetto, presenta sei piccole aperture ovate, disposte in asse con le finestre inferiori, anche se una finestra ovata centrale è stata accecata durante i lavori di ristrutturazione. L’edificio presenta una fascia basamentale in pietra liscia ed è coronato da un’alta cornice modanata che corre lungo tutto il perimetro, segnata al centro della facciata principale da un timpano triangolare trabeato con acroteri a pigna. Una bassa superfetazione sul fronte laterale est è stata rimossa durante i restauri. All’interno, l’impianto originario segue il tradizionale schema veneziano: un salone centrale passante si apre su stanze laterali, un tempo scrigni di vita quotidiana di una famiglia benestante.

La Villa Oggi

Fu negli anni ’80 che il Comune di Venezia ne acquisì la proprietà, avviando un restauro che ne preservò il fascino e la trasformò in un centro culturale. Il 16 dicembre 1955, il Centro Culturale “Villa Pozzi” fu inaugurato, diventando un punto di riferimento per la comunità. L’edificio si presenta in buono stato di conservazione. Oggi, la villa è un luogo vivo, sede del Centro Studi Storici di Mestre, del Gruppo Scienze Naturali “C. Darwin” con la sua collezione di fossili, minerali e conchiglie, del Gruppo Anziani “La Barchessa” e del Gruppo di Ricerca Storica.

Il parco, pur ridotto rispetto alla sua estensione originaria, si anima con eventi come “Estate al Parco”, il “Redentore diffuso” e il “Magico Natale”. Nel 2023, una biblioteca di quartiere, “My Biblio”, è stata inaugurata nella dependance, arricchendo l’offerta culturale.

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Bibliografia

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