Villa Tivan, già Pezzana (Area Terraglio)
Storia
La villa compariva già in una mappa del 1787 di G. Venturelli, insieme a Villa Gradenigo e Ca’ Accenti. Fapanni racconta che il palazzo posto al levante fu demolito nel 1799 e, paragonandolo alle scuderie rimaste in piedi, pare “non corrispondesse alla (loro) magnificenza”. Nel 1734, i Pezzana eressero all’interno delle loro proprietà un oratorio dedicato alla Santissima Trinità, rappresentato in un gruppo marmoreo posto sopra l’altare, attribuito a Giuseppe Torretti, che ricevette una nuova benedizione nel 1827.
Elena Bassi osserva, però, che nelle mappe del 1781 e del 1787 la villa viene rappresentata con la stessa planimetria di oggi. Esiste una diatriba tra chi sposa la teoria del Fapanni, secondo cui la villa fu “atterrata”, e chi afferma che la villa, divenuta di proprietà dei Marin nella seconda metà dell’Ottocento, fosse la stessa. In ogni caso, i Marin operarono un ulteriore restauro della proprietà e l’allestimento del parco. Dai Marin passò poi alla famiglia Tivan, di cui conserva il nome. Dal secondo dopoguerra, la villa è parte del demanio ed è stata recentemente recuperata. Attualmente, il parco è un giardino pubblico, mentre gli edifici ospitano uffici della Direzione Regionale Veneta dell’Agenzia del Demanio.
L’edificio
Il lotto su cui si articola il complesso si trova a pochissima distanza dalla tangenziale di Mestre, delimitato a est e a nord rispettivamente dal Terraglio e da via Borgo Pezzana, che prese il nome dagli antichi proprietari della villa. Lungo quest’ultima si dispone la casa padronale con gli annessi laterali, mentre sull’altra si affaccia l’oratorio. Il tutto si inserisce in un vasto parco, il cui accesso principale, seguito da un viale alberato, è sempre sul Terraglio.
La casa padronale è un volume compatto a tre piani. Il fronte principale è partito in due registri: in quello inferiore, comprendente pianterreno e mezzanino superiore, le aperture sono inquadrate da lesene bugnate, che dividono l’intera facciata in nove campate, di cui le due alle estremità fanno parte dei corpi laterali, più bassi. Oltre una cornice si imposta il terzo piano con una fila regolare di sette finestre, culminante con un timpano con statue ai vertici. All’estremità ovest si sviluppa un’appendice con porticato a quattro campate. All’angolo sud-est, affacciata al Terraglio, sorge la cappellina della Santissima Trinità.
Galleria Fotografica
Bibliografia
- Il Terraglio ossia la Strada da Mestre a Treviso. La Strada da Mestre a Mirano (Centro Studi Storici di Mestre a cura di I. Stocchero, foto di Paolo Borgonovi, ricerche di Roberto Stevanato)
- Parte del materiale è stato preso da Wikipedia Italia