La tragica storia di Villa Friedenberg (Asseggiano)
Una villa segnata dalla persecuzione nazista
Introduzione a Villa Friedenberg
Villa Friedenberg è una villa sita ad Asseggiano non distante dal centro di Chirignago. Si tratta di una villa veneta risalente al XVIII secolo, protetta da vincolo ministeriale per il suo interesse storico-artistico che purtroppo, oggi versa in uno stato di grave degrado e abbandono, con parti strutturali crollate e invasa da vegetazione.
Storia della Villa
Costruita nel XVIII secolo, la villa fu probabilmente eretta su un sito preesistente appartenente alla famiglia Prezzato, come indicato dalle mappe catastali del 1781. Nel 1808, il Catasto Napoleonico registra la proprietà di Giovanni o Pietro Prezzato, descritta come "casa e corte uso villeggiatura" e "casa e corte uso massariotto", una struttura agricola tipica del Veneto rurale. Nel 1877, fu acquistata dal generale ungherese Samuel Gyulaj, ufficiale del Regio Esercito Italiano, che la ampliò con elementi neoclassici.
Successivamente, la proprietà fu ceduta alla famiglia ebraica Friedenberg, di origine ungherese-transilvana. Vittorio Friedenberg, commerciante internazionale di cereali e sindaco di Chirignago per due mandati (1902-1907 e 1914-1920), la ribattezzò "Villa Emma" in onore della moglie, Emma Ravà. Sotto i Friedenberg, il parco-giardino divenne un luogo incantevole, con sentieri, marmi, reperti romani, labirinti, fontane, grotte, tempietti, laghetti e collinette artificiali. La famiglia fu tra le prime a asfaltare il tratto di strada antistante, l’odierna via Risorgimento, un tempo chiamata "Strada Gyulaj", per ridurre la polvere causata dalle automobili.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo i bombardamenti alleati del 1943, la villa divenne un rifugio per sfollati locali, ma anche un centro di smistamento nazista per ebrei destinati ai campi di concentramento. I residenti notavano strani movimenti notturni, con carretti trainati da cavalli che portavano ebrei, ammassati in una stanza da 30 a 50 persone, che passavano la notte prima della deportazione a nord. Una stanza conserva nomi e indirizzi incisi sulle pareti, testimonianza di chi sapeva di non tornare. Testimoni come Sergio Bassetto, allora bambino di 8 anni, ricordano famiglie ebree portate via con valigie. La verità sul destino di queste persone emerse solo dopo la guerra, rendendo la villa un simbolo della Shoah veneta.
Dopo la guerra, gli eredi Friedenberg cedettero la proprietà. Negli anni ’80, Villa Friedenberg S.r.l. la acquistò per oltre un miliardo di lire con l’intento di restaurarla, ma i fondi mancarono. Nel 2011, il tetto della barchessa crollò; nel 2017, l’intera barchessa orientale cedette sotto piogge e venti, segnando una grossa perdita per il Veneto; nel 2022, durante operazioni di pulizia, collassò gran parte della recinzione e della cancellata su via Asseggiano. Oggi, la villa è invasa da rovi, macerie e atti vandalici, inclusi simboli nazisti. Nel 2025, è in vendita per 2,9 milioni di euro, a 20 minuti da Venezia, con progetti per un hotel di lusso con 91 camere o un centro congressi sotterraneo, ma il suo destino rimane incerto, nonostante il riconoscimento FAI come "Luogo del Cuore".
Architettura
Villa Friedenberg è un esempio classico di architettura veneta, sviluppata a forma di "L" su un terreno di oltre 28.000 m² (circa 3 ettari di parco). Il corpo padronale, ottocentesco, lungo 40 metri e su tre piani, presenta lineamenti neoclassici, con la facciata principale rivolta a sud verso il viale alberato di via Risorgimento e quella posteriore sul giardino con due magnolie Grandiflora secolari. A ovest si trova un antico granaio, la parte più vecchia del complesso, risalente al tardo Seicento; a est, una barchessa perpendicolare della metà dell’Ottocento, culminante in un portale neoclassico su via Asseggiano. Il giardino, con una fontana settecentesca e un tempo arricchito da elementi scenografici, include un bunker usato come rifugio antiaereo durante la guerra, oggi sommerso dalla vegetazione.
Galleria Immagini
Bibliografia
- Villa Friedenberg s.r.l., URL consultato il 19 dicembre 2016
- Villa Giulai, Friedembergh (PDF), IRVV. URL consultato il 19 dicembre 2016
- Villa Friedenberg, l’ultima dimora veneta dei deportati ebrei nei campi di concentramento, su vanillamagazine.it