Forte Gazzera
Una fortificazione ottocentesca nel cuore di Mestre
Il Forte Gazzera, situato nel quartiere Gazzera di Mestre, nel comune di Venezia, è una fortificazione ottocentesca parte del Campo Trincerato di Mestre, un sistema difensivo progettato per proteggere la città lagunare da attacchi terrestri. Edificato tra il 1887 e il 1892, il Forte rappresenta un esempio significativo di architettura militare del XIX secolo, oggi riconvertito in museo etnografico e centro culturale grazie all’impegno di volontari.
Storia
Il Forte Gazzera fu concepito nel contesto del rafforzamento delle difese terrestri di Venezia, reso necessario dalla vulnerabilità della città lagunare dopo l’unificazione italiana. Progettato nel 1883 e completato tra il 1887 e il 1892, costituì il primo elemento del Campo Trincerato di Mestre, un sistema fortificato che includeva i forti Carpenedo, Tron e il centrale Forte Marghera. Situato a nord-ovest, a una distanza di 3.500-4.500 metri da Forte Marghera, il Forte Gazzera era strategicamente posizionato per intercettare attacchi provenienti da Bassano, Trento e Padova, a protezione del porto e dell’arsenale veneziano. Tuttavia, l’evoluzione delle tecnologie belliche, con l’introduzione di proiettili esplosivi e artiglieria a lunga gittata, rese il Forte obsoleto già al momento della sua inaugurazione.
Durante la Prima Guerra Mondiale (1915-1918), il Forte Gazzera non fu coinvolto in operazioni belliche, limitandosi a fungere da deposito di munizioni, lontano dai fronti principali del Carso e delle Alpi. Analogamente, nella Seconda Guerra Mondiale (1939-1945), il suo ruolo rimase esclusivamente logistico, ospitando scorte militari. Dopo il 1945, il Forte fu utilizzato come caserma fino agli anni ’80, ospitando reparti dell’Esercito Italiano per attività di addestramento e funzioni amministrative. Con la dismissione militare nei primi anni ’80, il sito fu abbandonato e lasciato al degrado. Nel 1982, l’iniziativa del Comitato Forte Gazzera, istituito con delibera del Consiglio di Quartiere Chirignago-Gazzera, avviò il recupero civile del Forte, che dal 1998 è gestito da volontari. Attualmente, il Forte è oggetto di un progetto di valorizzazione come polo culturale polifunzionale.
Architettura e caratteristiche militari
Progettato secondo il modello “alla prussiana” dell’ingegnere austriaco Andreas Tunkler, il Forte Gazzera si distingue per la sua pianta poligonale, estesa su circa 13 ettari. La struttura è concepita per integrarsi con il paesaggio: alti terrapieni in terra, coperti di vegetazione, mascherano le mura in mattoni rossi, rendendo il Forte difficilmente individuabile dall’esterno. Un fossato profondo, alimentato da sorgenti naturali, circonda il perimetro, accessibile tramite un ponte levatoio con catene di sollevamento, elemento distintivo che richiama le fortificazioni medievali.
Le mura, progettate per resistere a proiettili impattivi, integrano rampe per le piazzole d’artiglieria, montacarichi per munizioni e cisterne per l’acqua, garantendo l’autosufficienza in caso di assedio. Gli ambienti interni, organizzati con rigore geometrico, comprendono locali per il comando, la fureria, le cucine, le camerate e i depositi. Tra il 1908 e il 1912, il capitano del Genio Castrogiovanni introdusse aggiornamenti, sostituendo le batterie allo scoperto con sei cannoni da 149 mm in cupole corazzate. Tuttavia, tali modifiche non riuscirono a rendere il Forte competitivo con le tecnologie belliche moderne. Situato tra i fiumi Marzenego e Rio Dosa, il Forte Gazzera era pensato come avamposto di un sistema difensivo integrato, progettato per scoraggiare gli attacchi più che per sostenerli attivamente.
Gestione associativa
La gestione del Forte Gazzera è affidata all’Associazione Forte Gazzera 1883 APS, evoluzione del Comitato Forte Gazzera, fondato nel 1982 per preservare il sito dal degrado e da progetti commerciali fallimentari, come quello dell’Agricola Funghi. L’associazione ha riconvertito il Forte in un museo etnografico dedicato alle tradizioni dell’entroterra veneziano, con esposizioni di attrezzi agricoli, ricostruzioni di aule scolastiche storiche e strumenti medici d’epoca, tra cui un antico spirometro. Organizza regolarmente eventi culturali e rievocazioni storiche, come l’evento del 2022 che ha coinvolto 190 figuranti in costume, oltre a visite guidate disponibili su prenotazione. Dal 1996, l’Associazione Forte Gazzera 1883 APS partecipa al Coordinamento per il recupero del Campo Trincerato di Mestre, promuovendo il Forte come spazio culturale e storico per la comunità veneziana.
Galleria Immagini
Bibliografia
- Cavasin, R. (2022). Forte Gazzera: Campo Trincerato di Mestre. Fotografo di Guerra.
- Consiglio di Quartiere Chirignago-Gazzera. (1982). Delibera n. 53: Istituzione del Comitato promotore per l’acquisizione ad uso pubblico del Forte Gazzera. Archivio Comunale di Venezia.
- Fortificazioni.net. Forte Gazzera o Brendole. Ultimo aggiornamento 2024.
Una meraviglia di fortezza ben conservata e mantenuta grazie al lavoro costante dei soci volontari dall’Associazione Forte Gazzera 1883! Dedicano ore di puro volontariato al fine di promuovere e preservare questo patrimonio storico!
I più vivi ringraziamenti a tutte queste persone che hanno sposato la causa di salvaguardia dei beni patrimonio del territorio del Comune di Venezia.
Grazie mille. é importante far conoscere il nostro territorio.