La Chiesa e la Scuola di San Rocco — Discovery Mestre

La Chiesa e la Scuola di San Rocco

Un simbolo di fede e solidarietà a Mestre

La Chiesa e la Scuola di San Rocco a Mestre

La Chiesa di San Rocco a Mestre fu eretta nel 1476, tredici anni prima di quella di Venezia, in un periodo in cui imperversava la peste. Secondo la credenza comune San Rocco è il Santo protettore che difende l’uomo da tale patologia. L’edificio fu realizzato su un terreno di proprietà della Scuola dei Battuti di Mestre e si trovava di fianco al fossato del Castelnuovo mentre aveva alle spalle il Marzenego, ovvero il Ramo della Beccaria.

Nel 1480 chiesa venne affidata ai frati Minori Conventuali che realizzarono un piccolo convento annesso dipendente dai Frari di Venezia. L’edificio inizialmente era più una piccola cappella con un altare in legno, che resistette fino al 1630. Furono i frati a comprare una campana per la chiesa nel 1493.

La chiesa venne distrutta nel 1509 durante la Guerra di Cambrai e poi ricostruita, mentre durante l’invasione dei lanzichenecchi del 1513 fu distrutto il convento. Un primo importante restauro lo si deve a padre Felice Zoldi nel 1650.

La Scuola di San Rocco

Nel 1487 all’interno della chiesa si formò la Scuola di San Rocco dedita ad aiutare i poveri e i bisognosi della città. All’epoca, a Mestre esistevano già due scuole: la Scuola dei Battuti in Borgo San Lorenzo, edificio che oggi ospita il Laurentianum, e la Scuola di San Marco in borgo che aveva un edificio non lontano da Ca’ Collalto. La Scuola di San Rocco fu la terza scuola cittadina, istituita ufficialmente nel 1487, come riportato nella mariegola della Chiesa in data 27 marzo 1499. Fino al 1521, la scuola non ebbe una sede fisica distinta dal nucleo religioso. Il 12 marzo 1521, il gastaldo Giovanni da Legnago propose la realizzazione di un edificio per ospitarla, e il 21 maggio dello stesso anno donna Benedetta concesse i due terzi della propria proprietà, sita non lontano dalla chiesa, per accogliere la scuola. La struttura ospitava al primo piano le abitazioni, mentre al secondo piano si svolgevano le attività della Scuola, della banca, e venivano conservati gli archivi e altri oggetti della confraternita. L’edificio lo si può vedere nella galleria immagini.

La soppressione del convento

Il 1º giugno 1769, il Senato soppresse il convento, e l’anno successivo l’intero complesso fu venduto all’abate Giovanni Colledani. Nel 1772, passò alle tre scuole di San Rocco, di Sant’Antonio e di San Francesco di Paola, che vi avevano sede. All’atto di presa in consegna della chiesa, le scuole si impegnarono a costruire un campanile, le cui spese sarebbero state condivise con l’abate, ma l’opera non fu completata. Successivamente, il convento fu demolito, senza date certe.

Architettura

L’edificio presenta un’unica navata rettangolare coperta da capriate lignee e un presbiterio rialzato. L’altare maggiore fu in legno fino al 1630 quando venne realizzato un altare più consono. Oggi l’altare che possiamo ammirare risale al 1732 e fu realizzato in marmo bianco e giallo di Siena. La parete destra ospita un altare dedicato a San Francesco di Paola, con pala attribuita a Domenico Tintoretto, figlio di Jacopo, che fu trafugata (vedasi paragrafo ad esso dedicato.) L’abside conserva tre grandi tele di scuola veneziana, mentre il campanile “a vela” è un raro esempio architettonico ancora integro in terraferma.

Un polittico di Cima da Conegliano a Mestre

La Chiesa di San Rocco ospitava una pala d’altare di Giovanni Battista Cima da Conegliano, raffigurante Santa Caterina d’Alessandria al centro, San Sebastiano a sinistra e San Rocco a destra, con la Madonna col Bambino tra i Santi Francesco d’Assisi e Antonio da Padova in alto. La storia di questo polittico è stata raccontata dal dottor Emiliano Balistreri sul sito della Pro Loco di Mestre. L’originale è stato smembrato: San Rocco e San Sebastiano sono esposti al Musée des Beaux-Arts, Strasburgo, mentre Santa Caterina si trova alla The Wallace Collection di Londra. Una copia dell’opera è presente nella sacrestia di San Lorenzo.

Dal Novecento ai restauri

Nel 1921 la chiesa fu affidata all’Istituto Berna fondato da Don Orione, che ne curò la manutenzione e ne favorì l’uso liturgico per gli studenti. Tra gli anni 1958-1964 rimase chiusa e in stato di abbandono, mentre il terremoto del Friuli del 1976 causò ulteriori danni. Un restauro tra il 1982 e il 1989 riportò la chiesa all’aspetto originario, con pavimenti, intonaci e decorazioni barocche restaurati. L’inaugurazione ufficiale avvenne il 23 settembre 1989.

San Rocco oggi

Oggi la chiesa è una rettoria dipendente dal Duomo di Mestre e ospita anche la parrocchia greco-cattolica rumena, che vi celebra regolarmente la Divina Liturgia. È aperta al culto e visitabile in occasione di eventi religiosi o iniziative culturali. La Scuola di San Rocco, pur non esistendo più, ha lasciato una traccia importante nella storia civica e religiosa della città e può essere approfondita nella pagina dedicata ad essa.

Galleria Fotografica

Bibliografia

  • Una chiesa e una scuola. Luigi Brunello (Centro Studi Storici di Mestre)
  • La scuola e l’ospedale di Santa Maria dei Battuti di Mestre dalle Origini al 1520 (Alessandra Checchin – Centro Studi Storici di Mestre)
  • Chiesa di San Rocco su Wikipedia
  • Emiliano Balistreri sul sito della Pro Loco di Mestre
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