La Villa degli Zen di San Biagio a Mestre
Una dimora nobiliare lungo il Marzenego
La Villa degli Zen
Mestre era un luogo di villeggiatura e di affari per molti nobili veneziani che costruirono qui i loro palazzi e oltre i Querini, già presenti nel XIII secolo, e gli Erizzo vi era la residenza degli Zen, del Ramo di San Biagio, collocata lungo il Marzenego nelle vicinanze del Castelvecchio di Mestre. La sua architettura, secondo il Zoccoletto, era caratterizzata da quattro torri poste agli angoli della casa, quattro torri che avrebbero dato il nome all’area di Quattro Cantoni, che potrebbero, però, corrispondere anche a quattro aree e ville quali Carpenedo, Mestre, Perlan e Zelarino.
Non è dato sapere il periodo esatto in cui tale casa venne usata dagli Zen ma è nota la data in cui venne da loro ceduta a due compratori per trasformarla in Osteria e campi da coltivare: era il 1785.
Da Villa a Osteria
Il 4 gennaio 1785 la proprietà degli Zen passava a due acquirenti: l’oste Andrea Drago detto Buonacquisto e l’agrimensore Gio Batta, (Giovan Battista), Giuin detto Manocchi. La proprietà degli Zen era composta da un casale, un edificio destinato a diventare osteria, un’area di servizio e uno stallo, che furono acquistati dal Drago, mentre il Manocchi acquistò il resto dei possedimenti. L’intera area era di circa cinque ettari. Questa proprietà era collegata all’Abbazia di San Giacomo, che sorgeva dove vi era stato il Castelvecchio, da un ponte.
L’osteria si poneva in un’area di grande passaggio da parte di merci e di persone e questo la rendeva molto redditizia e forse per questo che i figli del compianto Zen vollero provare a ritrattare la compravendita. Sembra senza riuscire a ottenere mutamenti nelle proprietà divise in precedenza.
L’edificio fu demolito secondo il Fapanni nel 1818.
Villa Bandiera e l’area dei Quattro Cantoni nel primo Novecento
L’area oggi chiamata dei Quattro Cantoni era diversa da come oggi vediamo. Dove ora sorge Via Circonvallazione vi erano i terreni dei nobili Calbo, mentre dove poi fu eretto l’ospedale Umberto I vi era l’Abbazia di San Giacomo. Il terreno limitrofo al centro Candiani pare essere stato di proprietà della N.H. Chiara Tron.
Secondo il Fapanni dove sorgeva l’”osteria Zen” fu eretto all’incirca nel 1850 un “casino di villeggiatura” della nobildonna Alba Corner Balbi. Il Casino aveva una torricella, come si evince in una cartolina del 1919. L’edificio fu distrutto per permettere di erigere il Quartiere San Paolo e Via Filiasi.
Probabilmente l’unica zona rimasta a ricordare come fosse quest’area oggi intatta è Villa Querini e il suo parco.
Galleria Immagini
Bibliografia
- Giorgio Zoccoletto, Un terrenzello ai Quattro Cantoni, Centro Studi Storici di Mestre
- Ilva Stocchero, Il Terraglio ossia la Strada da Mestre a Treviso. La Strada da Mestre a Mirano, Centro Studi Storici di Mestre
- Luigi Brunello, Mestre – Antiche Mappe, Centro Studi Storici di Mestre
Ho letto con molto piacere. Interessanti le notizie su luoghi dei quali non conoscevo le origini e i mutamenti. Continua questo tuo lavoro di ricerca e apertura ad altri. È molto interessante!!!
Grazie mille Tarcisia
Io ho abitato negli anni trenta ai Quattro Cantoni nella villa Soranzo che era posta col la facciata direttamente davanti alla fine del Terraglio..