Cesare Cecchini, un benefattore di Mestre — Discovery Mestre

Cesare Cecchini, un benefattore di Mestre

Un imprenditore che ha trasformato Mestre

La famiglia Cecchini

La famiglia Cecchini è una famiglia di imprenditori e costruttori originari di Villabruna, località del comune di Feltre. A Mestre, la famiglia è legata a una serie di importanti interventi di ammodernamento del territorio e a iniziative a favore della popolazione. Tra le opere che realizzarono o a cui contribuirono vi sono: la scuola De Amicis in centro a Mestre, la Società del Tram di Mestre, l’Ospedale Umberto I, il Cavalcaferrovia della Giustizia, il cavalcaferrovia dei Quattro Cantoni e quello in località Favorita, Via Circonvalazione, la Galleria Teatro Vecchio, Villa Cecchini-Morosini e il parco Piraghetto. Operarono anche nell’allora comune di Chirignago e in varie aree d’Italia.

Cesare Cecchini

Cesare Cecchini nacque da Giovanni Battista Cecchini il 20 luglio 1852. Ebbe due fratelli, Luigi e Giovanni Cecchini. La sua famiglia si trasferì in Francia, dove avviò una fruttuosa attività nel settore edile e delle costruzioni, realizzando la società “Maurer & Cecchini Fr.”, impresa di costruzioni che operava sia nel settore delle opere pubbliche che in quello delle opere private, con sede a Parigi. Dopo l’esperienza francese, Cesare si trasferì a Mestre nel 1886.

Nel comune di Mestre, istituito nel 1866, Cesare collaborò strettamente con il sindaco Conte Jacopo Rossi, partecipando a numerosi progetti per ammodernare il paese, che non era ancora città. Nel 1897 fece parte della commissione presieduta dal primo cittadino per valutare il progetto di trasformazione di villa Giustinian in una scuola. Nello stesso anno, fu tra i firmatari del progetto di interramento degli ultimi 200 metri del Canal Salso verso Piazza Barche, che era diventato un acquitrino maleodorante. Il progetto fu affidato all’ingegnere mestrino Eugenio Mogno.

Il 17 marzo 1901 fu tra i fondatori del Sindacato Agricolo di Mestre, di cui divenne vicepresidente, con Piero Berna presidente e Napoleone Ticozzi tra i consiglieri. Amava Piazza Umberto I, futura Piazza Maggiore, e quando la famiglia Da Re fallì, decise di rilevare Palazzo Da Re per utilizzarlo come residenza.

Cecchini fu eletto sindaco del Comune di Chirignago dal 1907 al 1914, anno della sua morte, intraprendendo numerose iniziative, tra cui la costruzione di due complessi scolastici a Catene e Asseggiano e il progetto di allacciare la rete idrica del Comune di Chirignago all’acquedotto di Mestre.

Cecchini imprenditore

Cesare e Giovanni Cecchini furono tra gli imprenditori che nel 1891 parteciparono alla realizzazione della Società per la Tramvia, con carrozze inizialmente trainate da cavalli. In quel periodo, Cesare propose un progetto per un ponte metallico da Punta San Giuliano a Cannaregio, in località San Giobbe. Nel 1903, la società tranviaria fu la prima a passare da carrozze a cavalli a carrozze elettriche. Nel 1905, prese il nome di Società Anonima Tramvie Mestre (STM).

In questo periodo, il percorso del Tram di Mestre si ampliò. Il primo tratto partiva da Piazza Barche e raggiungeva Punta San Giuliano, occasione in cui fu realizzata per la prima volta la strada che poi sarebbe diventata Via Forte Marghera. Successivamente, furono aggiunte altre linee verso Treviso, attraverso il Terraglio, e verso Mirano. Per realizzare queste tratte furono necessari cavalcavia per superare la ferrovia e altri ostacoli sul tracciato.

I fratelli Cesare e Giovanni furono tra i notabili mestrini che collegarono Mestre a Treviso attraverso il Terraglio, realizzando un attraversamento ai Quattro Cantoni e un cavalcavia alla Favorita. Per raggiungere Treviso fu necessario anche un cavalcaferrovia per attraversare i binari della stazione di Treviso. Cesare partecipò economicamente anche alla realizzazione del Cavalcaferrovia della Giustizia, che collegava Mestre a Mirano, iniziato nel 1910 e terminato nel 1912.

Nel 1912, insieme ad altri tre consiglieri (Cavalieri, D’Ambrosio e Pugnalin – Valsecchi), anticipò la cifra di 80.000 lire per la realizzazione di Via Circonvalazione.

La donazione Cecchini

Nel 1906, i fratelli Cecchini furono tra i principali finanziatori del nuovo Ospedale Umberto I, realizzato nell’area dell’abbazia di San Giacomo, o dell’ex Castelvecchio. Per la costruzione e l’ampliamento dell’ospedale furono necessarie 2.500.000 lire al 1936, di cui Cesare contribuì con 100.000 lire. Prima di morire, Cesare redasse un testamento in cui lasciò un legato di 100.000 lire per garantire l’assistenza ospedaliera agli anziani bisognosi durante il periodo invernale, dal 15 novembre al 30 marzo. In memoria di questa donazione, il Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale Umberto I gli intitolò uno dei padiglioni del complesso ospedaliero con Regio Decreto del 31 ottobre 1919. Il Padiglione Cecchini si affacciava su Via Castelvecchio, via che all’epoca arrivava a Galleria Vittorio Emanuele, oggi Matteotti, e poi fu divisa in Via Antonio da Mestre, Via Ospedale e Via Castelvecchio.

Onorificenze

Cesare Cecchini ricevette la nomina a Cavaliere della Corona d’Italia il 4 giugno 1912 e fu insignito della Medaglia al Valore Civile l’8 novembre 1912 per un atto di eroismo compiuto nei pressi dei lavori per l’inaugurazione del Cavalcaferrovia della Giustizia, salvando un’anziana signora che rischiava di essere travolta dal tram.

  • Cavaliere della Corona d’Italia — 4 giugno 1912
  • Medaglia al Valore Civile — 8 novembre 1912

Galleria Fotografica

Bibliografia

  • Storia di Mestre. La prima età della città contemporanea (Sergio Barizza)
  • Relazione Centro Studi Storici di Mestre, Professor Roberto Stevanato, Gianni Ferruzzi
  • Biografia presente su Wikipedia

Archivio

L’archivio storico Cecchini si estende dal 1883 al 1996 e comprende la documentazione della “Maurer & Cecchini Fr.”, della “Concordia” e di altre imprese collegate e controllate.

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