La Nostra Storia
Scopri la ricca storia di Mestre attraverso più di mille anni di vita, dalle radici medievali alla Mestre moderna.
La Città Invisibile
Quanta storia è stata persa a Mestre nell’arco di oltre mille anni di vita?
La città scomparsa
Molti conoscono la storia della Torre Belfredo distrutta dalla Signora Gatto in Artico per una disputa con il Comune, ma ciò che colpisce è il numero immenso di ville che erano presenti sul suo suolo.
Ville in grado di attirare anche sovrani e principi, oltre che ambasciatori e uomini di cultura che decisero di viverci e frequentarla.
Non solo il Castello è andato perso ma anche edifici che avrebbero potuto rendere la città un meraviglioso borgo.
Una storia da raccontare →
“Le nozze del duca di Polignac” di F. Guardi
(Museo Correr)
Le Età di Mestre
Le radici medioevali della città
Se l’inizio della storia di Mestre si fa risalire al Diploma di Ottone III del 994, la storia medioevale della città è ricca di eventi e di cambiamenti di grande importanza.
Il primo medioevo vede lo spostamento dell’asse commerciale – militare dal vecchio percorso Castelvecchio – Cavergnago al nuovo, e più centrale, Castelnuovo – Fossa Gradeniga.
E ciò comporta un arricchimento del paese e un maggiore flusso di persone e beni verso Venezia che il 29 settembre 1337 conquisterà Mestre divenendone padrona.
Mestre Medioevale
1695 Savi ed Esecutori alle Acque Serie Laguna n° 13 riproduzione di una mappa del 1556
Teatro Balbi, facciata (Giannantonio Selva, 1811)
Fra la grandezza e la caduta: Il 700 e l’800
Il settecento a Mestre vide una città viva e ricca di cultura. Ville meravigliose sorsero in città e lungo le arterie principali che collegavano Mestre con Treviso, Padova o Mirano.
Villa Duodo in Piazza Barche ospitò l’Ambasciatore Durazzo, divenendo luogo importantissimo per la cultura internazionale. Sempre in Piazza Barche sorse il Teatro Balbi.
Diversa fu la fase posteriore alla Caduta della Serenissima, che portò al tracollo anche Mestre ridimensionando il commercio e la ricchezza cittadina.
Fra grandezza e cadutaQuando Mestre divenne città
Con la liberazione dagli austriaci Mestre acquistò una maggiore indipendenza e iniziò in paese, all’epoca Mestre non era una città, un nuovo dialogo fra i potenti locali per dare un nuovo volto e un vero centro all’abitato.
Con l’arrivo di imprenditori forestieri, i Cecchini e i Ticozzi ad esempio, e con imprenditori e potenti locali, i Toniolo e i Conti Bianchini, Mestre inizia un percorso virtuoso verso una crescita in termini economici, industriali e urbanistici.
Nasce la Mestre del novecento. La Mestre che ancora oggi ammiriamo.
Il Comune di Mestre
Piazza Umberto I negli anni trenta
Storie Mestrine
Scopri gli artisti e le opere d’arte che hanno arricchito la storia culturale di Mestre attraverso i secoli.
Opera di Alessandro Pomi dal Cinema Excelsior
Scoprendo l’arte mestrina
Conosci le personalità che hanno fatto la storia di Mestre e hanno contribuito al suo sviluppo culturale ed economico.
Particolare di “Ritratto di Gentiluomo”, (ritratto di Cesare Cecchini) di Alessandro Pomi
Personalità mestrine
La Mestre contemporanea, con i suoi centri culturali e la continua evoluzione urbana che la caratterizza oggi.
Emeroteca dell’arte
Il secondo novecentoArchitettura Storica
Esplora i magnifici palazzi storici di Mestre, testimonianze dell’architettura che ha caratterizzato la città attraverso i secoli.
Il Palazzo della CaRiVe oggi
Edifici storici
Scopri le ville storiche di Mestre, residenze nobiliari che raccontano storie di cultura, arte e aristocrazia venetiana.
Villa Querini Stampalia e il suo giardino vista dall’alto
Ville StoricheMestre Città sull’Acqua
Canal Salso Storico
Mestre una città costruita sull’acqua
Il primo nucleo della città si trovava all’interno dell’Isola di San Lorenzo, qui avevano sede sia il Castelvecchio sia il borgo omonimo.
Il primo porto di Mestre fu il porto di Cavergnago che già nell’anno mille Venezia e Treviso si contendevano.
La realizzazione della Fossa Gradeniga aprì nuovi scenari e portò una ventata di vitalità nelle vicinanze del Borgo di San Lorenzo.
L’importanza della navigazione e dei mestieri ad essa legati si può capire dall’Istituzione della Scuola di San Nicolò dei Barcaiuoli presso la Chiesa di San Girolamo.
Una cultura fluviale